lunedì 25 gennaio 2016

Zuppetta di finocchi, patate e lattuga d' inverno, con finocchietto selvatico, olio del Cilento e pane di Nemoli


Finalmente l'inverno sembra arrivato. 
Le temperature si sono normalizzate e la neve sui monti intorno risplende bianchissima sotto i raggi del bel sole di oggi.
Tempo ideale per una bella zuppa. Ho dei finocchi bio in frigo, grossi e croccanti, profumatissimi. E della lattuga invernale di giardino.
Zuppe e minestre, si sa, vengono  meglio se si usano prodotti stagionali e, in particolare con questo freddo, mettendo insieme quel poco che c'è, senza cercar di fare chissà quale ricetta elaborata, che questo deve essere un piatto che sa di casa, senza pretese.
E quando usi l'olio fatto in casa con le piccole olive delle Pisciottane, laddove il finocchietto selvatico cresce ad ogni angolo di strada e per la natura di confine della tua terra puoi avere ogni giorno a tavola del pane straordinario prodotto ancora con antiche varietà di grano e paste acide che passano in mano da una generazione all'altra, anche la minestra più banale diventa da leccarsi i baffi.

Un immenso grazie alla Vitto che ha lanciato questa sfida.

E con questa semplicissima ricetta partecipo all'MTC di Gennaio 2016 :)

 http://www.mtchallenge.it/2016/01/la-ricetta-della-sfida-n-53.html

 Zuppetta di finocchi, patate e lattuga d' inverno, con finocchietto selvatico, olio del Cilento e pane di Nemoli

 (dosi per 4 persone)

1 grosso finocchio
1/2 cespo di lattuga bicolore (o di iceberg)
6 patate medio-piccole 
3 rametti di finocchietto selvatico
3 cucchiai di olio evo del Cilento
sale e pepe q.b
4 fette di pane di Nemoli (pane lucano a lievitazione naturale)

In una pentola a fondo spesso mettiamo le patate mondate e tagliate a cubetti, il finocchio lavato e affettato sottilmente, la lattuga pulita e ridotta in striscioline e infine i rametti di finocchietto selvatico.


Copriamo per due dita con acqua fredda, mettiamo su il coperchio e portiamo ad ebollizione.

Lasciamo sobollire la minestra finché l'acqua si sarà quasi del tutto consumata e le verdure saranno molto morbide, ricordando di aggiungere il sale verso fine cottura.
Una volta pronta la zuppa, aggiungervi l'olio e pepe a piacere.



Lasciar riposare coperta per 10-15 minuti e servite calda con una fetta di pane a lievitazione naturale.


 


4 commenti:

  1. "E quando usi l'olio fatto in casa con le piccole olive delle Pisciottane, laddove il finocchietto selvatico cresce ad ogni angolo di strada e per la natura di confine della tua terra puoi avere ogni giorno a tavola del pane straordinario prodotto ancora con antiche varietà di grano e paste acide che passano in mano da una generazione all'altra, anche la minestra più banale diventa da leccarsi i baffi". hai già detto tutto tu. Di mio ci aggiungo la nostalgia di prodotti di cui non posso più disporre e di sapori che non posso più ottenere. Ma li conosco così bene, da immaginarli anche in questa tua proposta. Bravissima!

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    1. Grazie!Conosco la sensazione di cui parli...ma so anche che è un modo per imparare a guardare con occhi nuovi il mondo che ci circonda, un granello in più di ricchezza ogni giorno ;)

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  2. Interessante minestra con ingredienti particolari. Ti confesso che non ho mai fatto una minestra con i finocchi. i mangio crudi, lessi, al forno, ma mai in minestra. Ora che mi hai dato l'idea voglio provare assolutamente, mi pare proprio buona

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    1. Prova...vedrai che buoni! Le minestre con i finocchi sono diventate le preferite qui a casa mia. Il sapore dolce dei finocchi riesce ad ingentilire anche quello più forte e/o amaro di molte altre verdure, come appunto le foglie più dure o rovinate della lattuga, che spesso non consumiamo crude e altrettanto spesso non risultano gradite cotte da sole. L'altro giorno ho provato anche ad aggiungere una zucchina un pò malandata e la purea ottenuta dai gambi di veza bolliti e passati al passaverdure. Ottima :)

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