martedì 12 aprile 2016

Frollini all'olio di riso con confettura di lamponi al profumo di mandarino


Questa fissa della perfezione possibile è un GROSSO GUAIO
E in effetti già il definirla possibile porta con se un mare di conseguenze.
Ammetti, cioé, che esiste. E tenti di perseguirla con ogni mezzo.
D'altronde sei un architetto, e ti hanno insegnato che tecnica e creatività sono un binomio inscindibile. E ben ponderate, al momento giusto e con i presupposti cucitigli addosso... si, portano alla perfezione di quell'attimo in cui la mente ha incontrato le mani. E la tua agendina di fogli bianchi di carta riciclata deve fare l'aggiornamento al nastrino segnalibro

Eppure ti avevano avvertito. 
Ti avevano ben chiarito le idee sul fatto che quella sensazione sarebbe durata non più di un respiro. Perché TUTTO è PERFETTIBILE e nulla funziona a prescindere, in prima battuta a prescindere dallo stato del tuo cervello.

Lungo questa strada, dopo aver consultato tutti i miei quaderni...
...la blogger che in fatto di dolci tutto/i conosce...
...e addirittura lui...

mi sono guardata attorno.

Forse ha ragione Helga, forse loro possono aiutarmi.


Per essere originali bisogna prima di tutto essere profondamente ordinari.
Ok, ho capito.
La fortuna aiuta gli audaci, ma solo se sanno quello che fanno.
E io non lo so.
O meglio, non provo neanche a pensarci.
E poi mi lamento di essere seguita dalla famosa nuvoletta...

PAROLE NEL VUOTO.

E infatti entro in una di quelle fasi ansiogene che mi caratterizzano, accompagnata da reflussi paranoici. E qualcuno deve subirmi.
Poveri Dani e Juri, non sapevano in che brutto quarto d'ora si sarebbero cacciati proponendo i biscotti all'MTC n.56.
E allora via col FILO DIRETTO, UN MESSAGGIO DIETRO L'ALTRO, CHE HO LIBERA SOLO QUESTA GIORNATA dal lavoro per tutta la settimana a venire.
Ma avevo dimenticato che sono architetti anche loro.
Puoi mandarmi le foto?
No, purtroppo li ho già buttati nella spazzatura. Ti prego rispondimi qualcosa, per me è importante.
Allora, sono certa che funzioni, ho fatto e rifatto tutte le prove di resistenza. Le ho pure confrontate con i risultati minimi attesi e, in verità, hanno passato il test a pieni voti. Ho anche tenuto conto del contesto, tant'è che ve li ho proposti come schema base da cui partire e molti di voi mi avevano già dato il loro benestare diretto tempo fa! Di sicuro hai cambiato qualche parametro in opera. Quasi certamente uno ambientale, tipo un'alterazione di temperatura.
In tutto questo io continuavo a rimuginare sul forno di mia madre.
Lui alla pasticceria non ci aveva mai pensato, neanche per un momento, durante tutta la sua pur lunga vita.
E io non avevo imparato con lui.
Anche mia madre aveva rinunciato a fare pan di spagna e ciambelloni dopo poco che lo aveva accolto nella sua vita quotidiana.
Un OOOOOOOOOHHHHHH accompagna ognuna delle mie banali preparazioni dolciarie proprio per questo.  
Ed è sempre per colpa sua che ho smesso di tentare dolci che richiedono temperature strettamente controllate, purtroppo o non le contempla o non le mantiene, né è in grado di distrubuire più o meno uniformemente il calore al suo interno. Ad esempio, anche una semplice torta margherita va infornata solo su un lato, che dall'altro si brucerebbe in 20 minuti anche a temperatura minima!
 
Si è dato il caso, comunque, che proprio sulla frolla all'olio non fossi preparata.
Essendo allergica a nichel e cromo sin da piccola, avendo alterato interamente il mio metabolismo a furia di cortisone,convivendo con la lattasi in capsule o compresse da tanto tempo, avendo seri problemi relazionali con l'olio in genere - residui di disturbi i cui pilastri mi accompagneranno, credo, per tutta la vita - avevo sempre girato alla larga dal problema DOLCI CHE POSSO MANGIARE A VOLONTA'.

Perciò questa dei frollini (che poi sono in assoluto il mio dolce casalingo preferito insieme alle crostate!) è innanzitutto una sfida con me stessa, la mia coscienza contro le regole che si è data la mia testa.
Ecco perché ho deciso che mi cimenterò in tutte e tre le possibili varianti e di partire con la frolla all'olio, quella che posso mangiare a volontà. E ancor più di proposito non ho inserito nulla che possa interferire con tutti i miei problemi alimentari, a parte un pizzichino di lievito per dolci: niente cioccolato, né frutta secca, né latticini, né thé, niente farine integrali, di cereali vari (tutte contenenti nichel). Per tutto questo ben di Dio ho ancora le altre due ricette. Sempre che non decida di evitare per poterli mangiare anch'io senza ricorrere a troppi medicinali.
VEDREMO.
Intanto questo è il risultato migliore che sono riuscita ad ottenere dopo un primo tentativo davvero disastroso.
E rispecchia gusto e aspettative: l'olio praticamente non si sente, i frollini sono friabilissimi e con una struttura quasi fondente,  il profumo agrumato dei mandarini ci sta meravigliosamente, così come la sua accoppiata con la confettura di lamponi bio che avevo in casa.

Ringrazio ancora una volta Dani e Juri per le dritte e la pazienza dimostratemi, ma ancor di più per aver scelto proprio questo tema con tutte (per loro!) le ben note e previste conseguenze del caso:

ante 5 Aprile 2016
Come non sai fare la pasta frolla??!! Dai, è facile, ora ti spiego io ;)

post 5 Aprile 2016
O-mio-dio, e ora come si farà mai questa pasta frolla???
Ragazzi....aiuto!!!

A conferma che sto partecipando ancora una volta all'MTC, il numero 56 :)))


      

Frollini all'olio di riso con confettura di lamponi 
al profumo di mandarino



Per i frollini all'olio
 
150 g di farina 00 (W 170) + q.b. per lo spolvero
60 g di farina 0 di grano duro (NON LA SEMOLA)
40 g di fecola di patate
1 uovo + 1 tuorlo piccoli
90 g di olio di riso
125 g di zucchero a velo
1 g di sale fino
la scorza grattuggiata di un mandarino bio
la scorza grattuggiata di 1/2 limone bio
3 g di lievito per dolci
30 ml di succo di mandarino (circa)
 zucchero di canna finissimo q.b.

 Per la farcitura ai lamponi profumata al mandarino

100 g di confettura di lamponi
la scorza grattuggiata di un mandarino bio
1 cucchiaio scarso di succo di mandarino
 
 Zucchero a velo q.b. per spolverizzare 




In una ciotola mettiamo l'uovo, il tuorlo, il sale e le scorze grattuggiate degli agrumi. Mescoliamo bene con una frusta a mano [1] ed iniziamo ad aggiungere l'olio a filo per formare un'emulsione molto mobida [2] (attenzione in questo passaggio, perché un'aggiunta troppo frettolosa del grasso potrebbe "stracciare" le uova).
Incorporiamo all'emulsione ottenuta lo zucchero a velo [3,4].
Setacciamo insieme le farine, la fecola e il lievito e uniamoli al composto di uova - olio - zucchero [5] lavorando dapprima con un cucchiaio di legno [6], poi con la punta delle dita. Finiamo di lavorare unendo anche il succo di mandarino [7] .
Su un piano di lavoro leggermente infarinato [8] stendiamo la nostra pasta e ricaviamone tanti bicottini con le formine preferite. Io ho scelto di forarne la metà con uno stampino piccolissimo a mo' di occhi di bue.
Disponiamo i nostri biscotti su una placca rivestita di carta forno [9] e spolverizziamoli con poco zucchero di canna superfino. Cuociamo in modalità statica a 180°C (io per forza in modalità ventilata a 160°C)  per circa 13 minuti (i tempi e le temperature variano da forno a forno, perciò è impossibile quantificarli a priori in maniera del tutto esatta).
Sfrornare [10] e lasciar raffreddare su una gratella.
Nel frattempo mescolare la confettura di lamponi con la scorza e il succo del mandarino [11].
Con l'aiuto di una tasca da pasticceria [12] farcire i frollini accoppiandone uno pieno con uno forato.
Spolverizzare con lo zucchero a velo.   
 


12 commenti:

  1. Meraviglia mi piacciono tanto!

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    1. Strafelice del tuo entusiasmo!! ...a maggior ragione per il fatto che, nonostante non abbia avuto ancora la calma per commentare nessuno, la tua frolla veg era già finita sul mio quadernetto nella sezione "ricette da provare" :)))

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  2. Sei stata grandiosa...sei stata audace...perchè alla fine secondo me sotto sotto sapevi cosa stavi facendo!! BRAVISSIMA

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    1. Grazie mille :))) Ho provato ad alleggerire la ricetta di Dani senza far perdere friabilità ai biscotti, riequilibrando gli ingredienti. Agrumi e frutti rossi, poi, è un classico. Diciamo che gli ultimi mandarini in giardino mi hanno aiutato ;)

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  3. Umamma povera stella, quanti problemi!!! Io mi sarei arresa un milione di anni fa!!!! O forse no: quando si è in ballo si comincia a ballare, accogliendo le sfide della vita. E che sfide! Allergia al nikel, forno capriccioso, tempo tiranno... e alla fine hai tirato fuori dei frollini favolosi!!! Grande Teresa, grandissima, CHAPEAU!!!!!
    Direi che meriti un forno nuovo... ;-)

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  4. Beh...magari!!! Ma, tornando con i piedi per terra, penso che le difficoltà che la vita ti mette davanti sono solo un modo per imparare ad amarla di più! Un abbraccio :)

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  5. hai creato dei biscotti veramente speciali e quel cuoricino fa intravedere veramente tutto l'amore che vi hai messo

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    1. Grazie ^_^! Tutto ciò che facciamo prende senso proprio dall'amore con cui lo facciamo, dalle emozioni di cui lo impregnato e che sarà in grado di trasmettere alle persone con cui vorremo condividerlo.

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  6. non sono intollerante (quanto meno non sul fronte dell'alimentazione ;) ma è dall'età di 4 anni che soffro di una gravissima allergia ad una proteina trasversale a quasi tutta la frutta e, ahinoi, alle arachidi. La diagnosi definitiva è di pochi anni fa, parallelamente ad un affiorare della sensibilità per l'allergia alle arachidi, fino a poco tempo fa praticamente misconosciuta qui in Italia, nonostante i suoi esiti letali. Per fartela breve, è dalla nascita che vivo controllando etichette e dicendo dei gran "no grazie" alla maggior parte del cibo non prodotto in casa mia: per cui comprendo benissimo tutto lo spirito dell'introduzione al tuo post, dalla prima all'ultima riga. E allo stesso modo intuisco le ragioni di questa sperimentazione che ha portato a frutti tanto buoni quanto belli: voi architetti vi tradite sempre ;-) con dettagli estetici che ad altri mai verrebbero in mente e che però ti fan dire "wow che figata" una volta che li vedi messi in pratica. Da oggi, anche la forma degli occhi di bue non sarà più la stessa, insomma :-)
    Complimenti per tutto- e regalati un forno, te lo dico anche io!

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    1. Magari si potesse essere intolleranti solo agli alimenti!...per il resto grazie...e per il meravigioso lavoro che porti avanti (che dopo averti conosciuta di persona tutto cambia), e per l'incoraggiamento che mai fai mancare a ciascuno di noi!

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  7. Oddio parliamone del "Tutto è perfettibile" è una mia ossessione ;)
    A me sembra che questi biscotti siano belli bellissimi e l'accoppiata mandarino e lampone è proprio sfiziosa e fresca!
    In bocca al lupo per la sfida!
    Lou

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    1. Vero, eh??...una condanna, direi! A volte quasi una prigione buia in cui hai difficoltà ad intravedere la luce! Poi - meno male!- a un tratto, quando meno te lo aspetti, eccola, la lampadina dell'idea, della creatività e,fortunatamente per la nostra sopravvivenza psichica, quanto più slegato dalla logica che è dentro di noi prende il comando su tutto...e l'immaginazione una forma :)))
      Crepi ;)
      Teresa

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