martedì 25 ottobre 2016

DE TAPEO! casa_milano_casa (dei sogni)


MTC N. 60. Sfida lanciata da Mai Esteve de Il colore dellacurcuma. Grazie Mai. Ho ripensato ai bei giorni spagnoli col mio compagno. Giorni passati nella più totale spensieratezza, proprio un anno fa.

CASA – MILANO – CASA (SOLA ANDATA)

Allora, gente, come avrete ben potuto notare, sono praticamente scomparsa dalla blogosfera… lo scorso mese, addirittura, ho preparato gli gnocchi per la sfida e, presa da mille cose, ho realizzato di non aver pubblicato il post il venticinque notte, appena in tempo per comunicare alla redazione la mia astensione!
È che la mia vita è stata negli ultimi mesi sconvolta da parecchi cambiamenti, novità, spostamenti. Tanto che l’ago della bussola ha perso il NORD e passa le giornate a girare vorticosamente su sé stesso.
Per la cronaca (evitando di raccontare l’infernale cielo estivo costellato dei trasferimenti lavorativi di mia madre in giro per tutta la penisola), attualmente mi trovo a Milano per uno stage presso il Politecnico.
E sono anche senza fissa dimora. Vago da un alloggio all'altro alla ricerca di un minimo di continuità.
Così, dato che ieri sera ho potuto usufruire dei fornelli di una piccola cucina da studenti universitari fuori sede, ecco la mia modesta proposta.


CASA-MILANO-CASA SOLA ANDATA
Si, ho desiderato a lungo una sana evoluzione della mia situazione lavorativa. E fin qui ci siamo. Non avevo però considerato alcune piccole stupidaggini…come ad esempio la milanesità. Ecco cosa succede quando te ne vai in giro ridendo dei pregiudizi e vedi il sole ovunque. Dovrò farmene una ragione. O almeno credo. Ancora non ne sono sicura. Ovvero, non so se alla fine potrei comunque riuscire a colorare anche questo grigiume generale. ATTENDO DI SCOPRIRE LA FINE DELLA STORIA.

Perciò il punto di partenza rimane la CASA, quella di provenienza, quella in cui sei nata.

Il piatto fortissimo della mamma e i prodotti semplici della mia terra.
UOVO FRITTO CON CACIOCAVALLO.
Poco pepe, pochissimo sale. Ci diamo pure la forma simil-chic col bordo del bicchiere della nutella, FIGHISSIMO (esclamazione della Giulia). Evviva, la tapa ce l’ho.

FUSION, la parola magica in giro per le location alla moda di Milano.

Ebbene, l’altra sera finisco ai Navigli a mangiare una pita, ovviamente vegetariana, ovviamente fusion.E lì l’illuminazione. Il secondo piatto sarà FUSION. Pinchos, ovviamente
Polpette di piselli e caprino caramellate in salsa fusion miele/aceto balsamico su bacchetta cinese.

MERGE, CONFUSIONE, SOGNI, GUSTI COMUNI TRA DUE PERSONE.

Il montadito sarà un insieme di cose amate. Non per forza particolare, non per forza poi così buono.
Un paninetto del super (che qui mi sa un tanto di cartone) con salmone irlandese, zucchine grigliate, salsa di yogurt greco, feta, panna fresca semimontata ed erba cipollina.
PUNTO.
Cartone per essere felici. Cartone per immaginare un domani nuovo. RICICLO. Per citare il grande Fabrizio De André “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.


DEDICATO ALLE PERSONE CHE PIÙ AMO.


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NOTA: ogni ricetta è in dosi per due persone



Le tapas_uovo fritto con caciocavallo silano 

2 uova medie
2 fette di caciocavallo silano DOP spesse circa 1 cm
1 cucchiaio d'olio evo
sale e pepe nero q.b.

Mettere il cucchiaio d'olio in un padellino e lasciarlo scaldare leggermente.
Adagiare nel padellino le fette, ben distanziate e lasciare cuocere per 1 minuto. Sgusciarvi su le uova, salare e pepare leggermente e spegnere il fuoco.
Coprire e lasciare riposare per cinque minuti.
Ritagliare le monoporzioni con l'aiuto di un coppapasta. e disporle nel piattino per servirle.


I pinchos_polpette di piselli in semi di chia caramellate in salsa fusion al miele e balsamico

3 cucchiai di piselli già cotti
20 g di pane raffermo, ammollato in acqua e strizzato
20 g di caprino vaccino
1 cucchiaino di spezie garam masala
1/2 cucchiaino di peperoncino in polvere
1/2 cucchiaino di curry mild
2 cucchiai di semi di chia
1 cucchiaio di miele
2 cucchiai di aceto balsamico
2 cucchiai di olio evo

Riunire in una terrina i piselli, il pane , il caprino e le spezie, poi ridurre il tutto in purea con l'aiuto del dorso di un cucchiaio.
Formare quattro polpette e passarle nei semi di chia.
Cuocere le polpette in padella con un cucchiaio d'olio. Nel frattempo, a parte mescolare miele e aceto. Caramellare le polpette con la salsina nella stessa padella di cottura. Porle in un piatto e lasciarle raffreddare completamente. Infilzarle, due per volta, in un bastoncino cinese.


I montaditos_ panini con salmone scozzese, zucchine grigliate e salsa greca

2 panini mignon
2 fette (50 g) di salmone affumicato irlandese
1/2 zucchina a fette sottili
25 g di panna fresca
1 cucchiaio di yogurt greco intero (10% di materia grassa)
20 g di feta
erba cipollina e pepe bianco q.b.

Con l'aiuto di una frusta, montare la panna con lo yogurt, poi aggiungere la feta sbriciolata. Insaporire con erba cipollina e pepe bianco a piacere.
Grigliare le fette di zucchina su una piastra in ghisa senza condimenti.
Tagliare a metà i panini.
Riempire i paninetti con la crema di yogurt-panna-feta, le fette zucchina grigliate e il salmone.



6 commenti:

  1. sarà perchè adoro gli stuzzichini, e i tuoi sono diversi fantasiosi e di sicuro buoni! a presto!

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  2. I tempi migliori arrivano per tutti, credimi lo faranno e di sicuro prima di quello che credi e in modo inaspettato, perché succede sempre così! Tu devi soltanto desiderare con tutte le tue forze e dal profondo del cuore quello che vuoi e anche se lo urli ad alta voce! Non importa, fallo! Hai tanta forza in te… si sente… guarda che le tapas sei riuscite a fare acosta di tutto ciò che ti accade in questo periodo. E sono ricette centrate e come su quel filo conduttore di qui ti vorresti sciogliere! Vedi che tutto serve? Cerca il lato buono e non mollare mai. Milano è grigi, ma l'ho è stat sempre è chi l'avita che deve colorarla e tu potresti essere una potenziale fonte di colore. Io credo fortemente in te!!
    un abbraccio stritolante!
    ma permeti che mi gusto quel panino che tu dici di cartone!!!

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    1. Grazie mille per quello che hai scritto! Credo anche io che tutti abbiamo infinite potenzialità e occasioni sempre nuove di colorare il mondo in cui vorremmo abitare...RESTO SALDA E VADO AVANTI A TESTA ALTA, URLANDO, ovviamente ;)

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  3. Quando vivevo in Italia, mi piaceva cucinare etnico. Avevo la dispensa piena di spezie astruse, di salse strane, bastava che un ingrediente non facesse parte della mia tradizione che...zac! doveva essere mio.
    Adesso, a 10000 km di distanza, coltivo il basilico e la maggiorana sul balcone, sfido i cani antidroga all'aeroporto con valigie che puzzano di formaggio e di aglio (qello di qui, non sa di niente), guardo alle lattine di olio come al Santo Graal e via dicendo.
    Praticamente, cucino etnico anche qui :), ma con tutt'altro umore e tutt'altro scopo. non piu' il divertissement, ma il bisogno di confermare la mia identita', di non perdere le mie radici, che a volte si fa urgenza, a volte anche disperazione.
    Ma cucinare aiuta -e queste tue tapas lo riprovano.
    Milano e' grigia, ma pochi anni fa una signora ci ha insegnato che questo oclore ha 50 sfumature. E mica tutte erano male, no?
    Un abbraccio stretto

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    1. Capisco perfettamente la sensazione "etnica", mi ha sempre accompagnato in ogni mio spostamento/trasferimento in giro per l'Europa (per il momento)...e sì, sono convinta di poter ritrovare il filo delle infinite sfumature che le occasioni della vita ci impongono di srotolare portandocelo dietro con sempre più attenzione man mano che passa il tempo _ disperazione a parte ;)

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